Sotto la luce ultravioletta, la pelliccia del quercino, appartenente alla famiglia dei ghiri, assume un brillante color rosso che ha attirato l’attenzione degli zoologi.
Uno stupefacente fenomeno di fotoluminescenza è stato scoperto in un grazioso roditore appartenente alla famiglia dei ghiridi (Gliridae) noto come quercino.
Quando esposto alla luce ultravioletta, la pelliccia di questo piccolo mammifero assume una tonalità rosso brillante, mentre il muso e le zampette diventano bluastre e verdi.
La vivacità dei colori diventa particolarmente evidente quando la luce ultravioletta si diffonde attraverso un filtro giallo, tuttavia, gli scienziati non sono ancora in grado di spiegare las ragioni di questo fenomeno nel quercino.
Ci sono ancora molte domande senza risposta riguardo ai meccanismi e alle funzioni di questo curioso comportamento.
La scoperta della fotoluminescenza nel quercino è stata fatta dai biologi Grete Nummert, Karmel Ritson e Kristel Nemvalts dello Species Conservation Research Center presso il giardino zoologico di Tallinn, in Estonia.
I test dei ricercatori
I ricercatori hanno eseguito test utilizzando un totale di quattordici quercini, sia vivi (in stato di letargo) che morti, alcuni dei quali conservati in collezioni museali da lungo tempo.
Grazie alle loro ricerche hanno dimostrato che la pelliccia del quercino si illumina sotto la luce ultravioletta, ma il motivo di questo fenomeno continua a eludere la comprensione scientifica.
In base all’osservazione della dottoressa Nummert e dei suoi colleghi, la pelliccia dei quercini in vita appare più luminosa e vivida rispetto a quelli deceduti, con la curiosità che la coda di un esemplare appena morto era di un verde più intenso rispetto a quella di una femmina in letargo.
Secondo gli autori dello studio, queste differenze potrebbero essere attribuite all’età degli animali